15.03.2024

POLITICHE PUBBLICHE | Retrospettiva sessione primaverile 2024

Nelle ultime tre settimane il Consiglio nazionale e quello degli Stati hanno discusso molti oggetti. Dedicate cinque minuti alla nostra rassegna delle ultime novità di Palazzo federale.

Una storica vittoria di Pirro e quando l’evacuazione assume un carattere umano

Il successo della 13esima mensilità AVS alle urne è stato definito storico. Per la prima volta, un’iniziativa volta allo sviluppo delle opere sociali è riuscita a conquistare la maggioranza dei votanti. Probabilmente è un’illusione pensare che ciò sia il preludio di una svolta sociale in politica. Sembra molto più realistica una disputa sulle modalità di finanziamento della 13esima mensilità AVS. Se ciò avverrà tramite l’imposta sul valore aggiunto, è probabile che a breve non resterà molto nei portafogli dei beneficiari di rendite in termini materiali. Ma non è tutto, perché se il Parlamento organizza un’esercitazione di evacuazione e questa volta non viene dimenticato nessuno nel Palazzo federale, possiamo considerarlo un successo. Alla fine, il comportamento dei singoli parlamentari è molto meno brillante quando si tratta di consentire ai visitatori in attesa e ai partecipanti all’incontro di passare i controlli in via prioritaria. Potrebbe accadere che i tre confederati statuari all’ingresso debbano coprirsi gli occhi. La politica federale è davvero molto umana.


21.3715 Mo. Glanzmann «Programma d’incentivazione per la prevenzione della violenza sugli anziani incentrato sull’assistenza»

Prima sì e poi invece no. Quattro anni fa, la Confederazione e i Cantoni hanno sviluppato un concetto comune per un programma d’incentivazione per la prevenzione della violenza sugli anziani. Due anni dopo, la grande delusione: la Confederazione non vuole realizzare alcun programma d’incentivazione. La questione non è di sua competenza e il finanziamento non è chiaro. Problema riconosciuto, ma nulla di fatto. Promemoria: si stima che una persona su cinque sopra i 60 anni sia vittima di violenza, abusi o negligenza.

Il Consiglio degli Stati ha ora seguito il Consiglio nazionale con una maggioranza risicata e ha comunque deferito la mozione. Il Consiglio federale deve ora attuarla a malincuore. Per inciso, anche i Cantoni hanno contribuito a questo tentennamento. Nel 2022, la Conferenza dei Cantoni ha annunciato che avrebbe sostenuto un programma d’incentivazione nazionale se la Confederazione lo avesse finanziato. Una piccola ma interessante nota a piè di pagina.


24.3003 Mo. CSSS-N «Modernizzare la LIPIn. Garantire alle persone con disabilità uguali possibilità di scelta nell’ambito dell’alloggio e il necessario sostegno ambulatoriale»

Il Consiglio nazionale ha avviato la mozione a favore di una riforma della legge federale sulle istituzioni che promuovono l’integrazione degli invalidi (LIPIn), attesa da tempo, con un’ampia maggioranza di 121 voti a favore e 52 contrari. La mozione si concentra sul settore degli alloggi. Le persone con disabilità devono poter scegliere liberamente e in modo autodeterminato la propria forma abitativa e il luogo di residenza e ricevere il necessario sostegno a tale scopo. Anche l’ambito lavorativo definito nella LIPIn necessita di una revisione. Le condizioni quadro legali non favoriscono una visione integrata della formazione e del perfezionamento professionale né dell’integrazione sul lavoro orientata al mercato del lavoro generale. Secondo la LIPIn, i Cantoni devono offrire opportunità di lavoro, ma i provvedimenti individuali sono di competenza della Confederazione ai sensi della LAI. Questo ordinamento delle competenze all’interfaccia con il mercato del lavoro generale complica l’integrazione sul lavoro delle persone con disabilità. È necessario recuperare questo ritardo. – Tuttavia, per il momento è importate applaudire il primo passo verso la revisione della LIPIn nel Consiglio nazionale e raccomandare vivamente al Consiglio degli Stati di approvare la mozione.


22.3179 Mo. Wyss «Unificare a livello nazionale il collocamento di giovani maggiorenni in un istituto o presso una famiglia affidataria a seconda della necessità di sostegno e non del limite d’età»

Il collocamento di giovani in un istituto o presso una famiglia affidataria termina generalmente al compimento del 18° anno di età. I giovani vengono messi letteralmente alla porta e, di punto in bianco, devono gestire la propria vita da soli. Al fine di garantire un inizio positivo della «vita adulta», sarebbe opportuno un passaggio più dolce. Alcuni Cantoni offrono soluzioni transitorie. Tuttavia, a livello nazionale non vi è parità di trattamento dei giovani interessati. La mozione auspicava una soluzione standardizzata in Svizzera. Il Consiglio nazionale ha dedicato troppo tempo a discutere altre questioni e non c'era più tempo per la mozione Wyss. E poiché la mozione attende di essere trattata da più di due anni, ora verrà cancellata senza alcun ripensamento. A meno che l'Ufficio del Consiglio non faccia un'eccezione.


23.4343 Mo. CSSS-N «Verificare e armonizzare i termini «luogo di residenza» e «domicilio» nella LAMal affinché le competenze siano disciplinate in modo chiaro» e
23.4344 Mo. CSSS-N «Le persone ammesse in case per anziani o case di cura devono poter mantenere il loro domicilio»

Se un Comune non dispone di una casa di cura, gli anziani potrebbero essere costretti a trasferire il proprio domicilio in un altro Comune o Cantone. Un simile cambiamento può essere stressante per i residenti, che in questo modo perdono il contatto con il centro dei propri interessi. Ciò può inoltre comportare notevoli costi aggiuntivi per i Comuni/Cantoni di origine: le tasse devono infatti essere pagate nel luogo in cui si trova il domicilio civile, mentre il finanziamento residuo dei costi di cura rimane di competenza del Comune/Cantone di origine. Le due mozioni mirano a creare chiarezza. Il Consiglio nazionale ha approvato entrambe le mozioni. Ora non resta che attendere il voto del Consiglio degli Stati.


23.4326 Po. CSSS-N «Trasformare l’assegno per grandi invalidi in un’indennità di assistenza per le persone anziane. Necessità di riformare il sistema e possibilità di attuazione»

Il postulato affronta un aspetto che acquisirà sempre maggiore importanza alla luce dell’andamento demografico: il finanziamento dell’assistenza in età avanzata. Lo scopo di una riforma dell’assegno per grandi invalidi sarebbe consentire alle persone interessate di rimanere indipendenti, contribuendo nel contempo a evitare costi sanitari e di cura. La questione si pone non solo per le persone anziane, ma in generale. Come si può garantire che le persone bisognose di assistenza, sia anziane che disabili, possano accedere agli stessi servizi in base alle loro esigenze riconosciute? Una domanda impegnativa per un interessante rapporto dell’amministrazione. Il Consiglio nazionale si è detto d’accordo e ha approvato il postulato della sua commissione.


23.061 Consiglio federale «Revisione LCIP (Finanziamento transitorio e consenso)»

Il Parlamento ha approvato il finanziamento transitorio. Una minoranza del Consiglio nazionale avrebbe preferito attivare il turbo e obbligare i fornitori di prestazioni ambulatoriali ad aderire alla CIP già con questo progetto. La resistenza era tuttavia troppo forte. Di conseguenza, i medici dovranno occuparsi dei pazienti malati con CIP non prima del 2027, quando entrerà in vigore la revisione completa della legge. Si spera che l’ulteriore apporto finanziario di cui si è discusso possa contrastare questa situazione e accelerare l’introduzione della CIP a livello nazionale.


22.071 Consiglio federale «Codice penale e diritto penale minorile. Modifica»

Gli emendamenti in discussione riguardano la possibilità di internare i minori autori di reato. Ordinare l’internamento di minori autori di reato dopo aver scontato la pena è però estremamente problematico: per i minori non è infatti possibile esprimere un giudizio affidabile.  Un successivo internamento mette fortemente in discussione la possibilità di uno sviluppo positivo. Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale ha tuttavia approvato l’oggetto. Ciò significa che il successivo internamento di minori autori di reato dopo aver scontato la pena sarà sancito dal diritto penale minorile.


20.332 Iniziativa cantonale Friburgo «Modello friburghese di assistenza farmaceutica nelle case di cura»

I costi della salute aumentano di anno in anno. Secondo il Barometro delle apprensioni di Credit Suisse, essi rappresentano attualmente una delle maggiori fonti di preoccupazione della popolazione svizzera. Eppure il Parlamento ha perso la rarissima opportunità di risparmiare sui costi con pochi emendamenti legislativi: un modello utilizzato nel cantone di Friburgo ha infatti consentito di risparmiare circa il 30% dei costi dei medicamenti nel settore delle cure di lunga durata. Non si tratta quindi di un sogno irrealizzabile, ma di una realtà sperimentata e comprovata per 15 anni nel Cantone di Friburgo. Dopo tre anni di tira e molla tra il Consiglio nazionale e il Consiglio degli Stati, la Camera alta ha ora posto fine alla questione, respingendo l’iniziativa cantonale con 21 voti a 20. Un vero peccato.


21.3891 Mo. Gugger «Promuovere l’imprenditoria sociale»

Le imprese sociali non si concentrano solo sulla generazione di profitti, ma promuovono anche il benessere ecologico, sociale e culturale della società. Sulla scia delle varie crisi economiche, in altri Paesi europei la promozione delle imprese sociali è stata integrata in maniera strategica nella politica sociale, economica e ambientale. Situazione attuale in Svizzera: nulla di fatto. Il Consiglio nazionale si è preso il tempo necessario per discutere e approvare il progetto. La Commissione dell’economia del Consiglio degli Stati non aveva riconosciuto il problema, sostenendo che il diritto societario non ostacola le attività delle imprese sociali e che il diritto in materia di appalti offre già ai committenti la possibilità di promuovere le imprese sociali. Adesso, anche il Consiglio degli Stati ha ignorato la necessità di agire e ha respinto la mozione.


23.4348 Po. CdF-CN «Innalzare ad almeno il 100 per cento il grado di copertura dei costi dell’Ufficio federale del servizio civile»

Dal punto di vista finanziario, le persone che prestano servizio civile costituiscono una fonte di manodopera a basso costo. Ciò crea un vantaggio competitivo per gli istituti d’impiego. Per compensare tale vantaggio, le aziende interessate sono tenute per legge a versare un tributo specifico. Attualmente, questo tributo copre tra il 90 e il 91% dei costi effettivi di impiego delle persone che prestano servizio civile. La Commissione delle finanze del Consiglio nazionale ha ora voluto esaminare la possibilità di aumentare il tributo di CHF 2.20 (da CHF 20.80 a CHF 23.– per giorno di servizio). L’obiettivo è coprire interamente i costi di impiego. Ciò aumenterebbe l’onere finanziario per gli istituti d’impiego, che comprendono anche aziende del settore sociosanitario. La commissione non ha fornito una chiara motivazione per questo passo. Ciò non ha impedito al Consiglio nazionale di approvare il postulato.


L’intelligenza artificiale si sta facendo lentamente strada anche in Parlamento

23.4492 Mo. Gysi «Intelligenza artificiale sul posto di lavoro. Rafforzare i diritti di partecipazione dei lavoratori» e
23.4517 Ip. Gugger «Intelligenza artificiale e partecipazione. Ci sono lacune nella legge?»

Entrambi gli interventi mirano a valutare le possibili conseguenze dell’uso dell’intelligenza artificiale (IA) e dei sistemi algoritmici sul posto di lavoro, comprese le conseguenze per la salute dei lavoratori e la protezione dei loro dati personali. Gli interventi sottolineano l’importanza dei diritti di partecipazione, affinché la fiducia dei lavoratori nel progresso della digitalizzazione non venga ridotta artificialmente. Nel suo parere, il Consiglio federale sottolinea che l’IA non si sta sviluppando in un vuoto giuridico: la legge sulla partecipazione, la legge sulla parità dei sessi, la legge sulla protezione dei dati, il divieto di discriminazione e la legge sul lavoro offrono già una serie di meccanismi di protezione per i lavoratori. Tuttavia, si sta ora valutando se il diritto svizzero sia all’altezza delle sfide poste dall’IA: entro la fine del 2024 sarà disponibile un’analisi per stabilire in che misura sia necessario regolamentare l’uso crescente dell’IA.

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